Non c’è sicurezza senza certezza della pena
17 aprile 2016
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Sempre più spesso, leggiamo sulle cronache locali e non solo notizie di furti e rapine ai danni di famiglie ed aziende.

Ormai non ha più nessun senso parlare di sicurezza reale o percepita.

La realtà è fatta da un diffuso e purtroppo motivato senso di insicurezza, vissuto con rabbia e preoccupazione soprattutto nelle nostre campagne e dalle persone anziane.

Sono sempre più numerose le case violate anche più volte in pochi mesi con furti e danni oltre che materiali anche psicologici.  Parlare di microcriminalità come qualcuno a volte tenta di fare è estremamente riduttivo.

Non è solo questione di furti più o meno piccoli, o di una violazione della proprietà: c’è la violenza perpetrata contro la casa, la tua casa, la tua famiglia, le tue cose, la tua storia, il tuo vissuto, e tante volte c’è anche la violenza fisica  su persone inermi.

In questa situazione parlare di TAM – TAM, di video sorveglianza o tirare in ballo Sindaci e Forze dell’ordine è purtroppo  un vero e proprio palliativo.

Finché chi viene colto in flagranza di reato, è poi rimesso in libertà,  significa una sola cosa: la legge consente di farlo ( non crediamo che un giudice emetta sentenze contro la legge )

Se non viene garantita la certezza della pena, come afferma il Beccaria nel suo trattato “ Dei delitti e delle pene “, questa situazione ci porterà ad un degrado costante e quotidiano del vivere civile.

Il cittadino si sentirà sempre più inerme e indifeso fino a perdere ogni senso civico e di appartenenza  ad una comunità.

Il vedere gli autori dei crimini rimanere impuniti porta sempre ad un aumento di sfiducia nella capacità dello Stato di applicare la Giustizia e a volte  spinge il cittadino a farsela da solo. Noi italiani non siamo portati , culturalmente e caratterialmente , a girare con la pistola al fianco , però sempre più di frequente si legge di vittime di reati che sparano ai loro aggressori e spesso sono loro a venir condannati.

Compiti primari di uno Stato, si chiami ITALIA o EUROPA o qualsiasi altro nome è : garantire la sicurezza e far si che ci sia il lavoro  per i suoi cittadini. Se queste due necessità fondamentali vengono meno, allora  libertà, doveri e diritti diventeranno solo un  ricordo di un tempo che fu  e sempre meno gente andrà a votare e sarà sempre più difficile capire il perché si paghino le tasse.

Cambiare la Legge diventa allora una priorità.   In un paese democratico  questo lo fa il Governo o il Parlamento.  Dirottare solamente  su Sindaci o Forze dell’ordine  una questione tanto importante come la sicurezza, è a dir poco avvilente. Significa  nascondere il problema reale  che è quello  di un intervento legislativo che cambi la natura delle pene ovvero che  le renda rapide, certe, durevoli, significative.

Abbiamo eletto in questi  territori  i nostri rappresentanti al Parlamento e sono parte attiva  delle forze di Governo. Perché sono così distratti e assenti su una questione di primaria importanza per il vivere civile di tutti noi ?

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