Cesare Beccaria nel suo trattato Dei Delitti e delle Pene afferma che la società deve garantire la certezza della pena; cioè che per ogni delitto che avviene il colpevole subirà una sanzione commisurata alla gravità del fatto commesso e auspicabilmente in tempi brevi.
La certezza della pena ha un duplice effetto :
- il sapere che commettere un reato ti porterà a subirne le conseguenze (economiche , amministrative o penali ) ha un forte potere deterrente dal commetterlo
- contribuisce a formare ed accrescere nei cittadini un senso di fiducia nello stato.
Quindi il punire chi compie un reato ( qualsiasi tipo di reato ) rende la società più sicura e aumenta nel singolo cittadino la sensazione di sicurezza e il senso civico.
Come è possibile sentirsi sicuri quando tanti furti , scippi e truffe non vengono nemmeno denunciati perché è quasi scontato che i colpevoli non saranno puniti? O quando si modificano le leggi per permettere che l’amministratore che ha danneggiato fraudolentemente i clienti della propria banca non sia chiamato a risponderne in prima persona e anzi , possa riprendere ad esercitare la propria funzione in un’altra banca possiamo stare tranquilli ?
Ogni membro della nostra società dovrebbe essere certo che se commette un reato verrà punito indipendentemente dalla propria origine, sia chi intende entrare a scopo di furto in una abitazione, sia il dipendente che timbra la sua entrata in un ufficio, pubblico o privato che sia, per poi uscirne per andare in palestra, come pure il cittadino rispettabile che evade le tasse con la certezza di non venire mai rintracciato , o come il costruttore che commette degli abusi tranquillamente perché prima o poi verranno condonati.
O vogliamo forse essere protetti dai reati che non commettiamo noi ?